Trattato Onu sull’Alto Mare: raggiunto storico accordo.
Dopo circa venti anni di trattative gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno approvato il Trattato internazionale per la protezione dell’Alto Mare, con cui si impegnano a proteggere la biodiversità e gli habitat oceanici, contrastare le minacce agli ecosistemi vitali per l’umanità e intraprendere una gestione sostenibile delle risorse dell’Alto Mare.
Il recente accordo estende l’obiettivo di mettere sotto tutela il 30% dei mari entro il 2030 anche al mare aperto, percentuale prevista dalla Cop15 sulla biodiversità che si è tenuta in Canada lo scorso dicembre.
L’Alto Mare è una regione immensa che occupa circa due terzi degli oceani mondiali e fa parte delle acque internazionali, quindi al di fuori della giurisdizioni nazionali, in cui tutti gli Stati hanno diritto di navigare, fare ricerca o pescare.
“Finalmente l’ONU si dota di uno strumento giuridico per la protezione delle aree oceaniche – afferma il Presidente di Ambiente Mare Italia Alessandro Botti – Laddove sinora le attività umane si svolgevano senza sostanziale controllo e regolamentazione, con gravissimo impatto sulla biodiversità e l’ecosistema marino, ora, grazie al provvedimento dell’Organizzazione internazionale, possiamo sperare in azioni congiunte di tutela del mare e conservazione del suo immenso patrimonio di vita. Ma non si può più attendere!”
I punti principali del Trattato Onu sull’alto Mare.
Il trattato Onu sull’Alto Mare prevede la creazione di vere e proprie aree marine protette d’altura nelle acque internazionali, attraverso:
- la tutela del 30% degli oceani;
- la condivisione delle risorse genetiche marine;
- criteri più stringenti per lo svolgimento di ogni attività umana in questi ecosistemi;
- l’istituzione di una conferenza delle parti ad hoc, che si riunirà regolarmente per verificare l’attuazione del trattato da parte degli Stati aderenti;
- la produzione di valutazioni ambientali più complete prima di procedere con attività antropiche capaci di interferire con gli ecosistemi marini.
Il Piano “30×30” sulla biodiversità.
Il Trattato Onu sull’Alto Mare è fondamentale per far rispettare l’impegno di tutelare il 30% del mare e della terraferma entro il 2030, sottoscritto lo scorso dicembre da 196 Paesi nel corso della Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità di Montreal e in linea con gli obietti della Strategia della UE sulla biodiversità per il 2030.
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