Un “Blue Deal” per un’economia oceanica sostenibile, resiliente e inclusiva.
L’8 giugno si celebra il World Oceans Day, la Giornata Mondiale degli Oceani 2023, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per promuovere attività e progetti di sensibilizzazione sulle principali funzioni vitali degli oceani, l’inquinamento oceanico, i cambiamenti climatici, la pesca non regolamentata e distruttiva, l’acidificazione delle acque e le trivellazioni petrolifere.
Quest’anno il tema delle celebrazioni internazionali è intitolato “Planet Ocean: Le Maree Stanno Cambiando”, per sottolineare il fatto che è arrivato il momento di mettere l’oceano al primo posto. L’oceano copre la maggior parte della terra, ma solo una piccola parte delle sue acque è stata esplorata. Nonostante la totale dipendenza dell’umanità da esso e rispetto all’ampiezza e alla profondità di ciò che ci offre, l’oceano riceve in cambio solo un frammento della nostra attenzione e delle nostre risorse. L’oceano è fondamentale per la sicurezza alimentare globale, contiene habitat ricchi di biodiversità, fornisce servizi ecosistemici preziosi e assorbe quantità significative di calore e anidride carbonica.
In occasione del 3° Forum delle Nazioni Unite sul Commercio (8-9 maggio 2023), l’United Nation Conference on Trade and Development – UNCTAD ha pubblicato il Rapporto “Trade and Environment Review 2030. Building a sustainable and resilient ocean economy beyond 2030”. “Dal 50 all’80% della vita sulla Terra si trova nell’oceano – si legge nel Rapporto – Per secoli l’oceano, che è il sistema di supporto vitale del Pianeta, è stato considerato troppo vasto per fallire e le sue risorse così infinite da poter essere sfruttate imprudentemente”.
L’UNCTAD chiede un “Blue Deal” per l’attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti nell’Agenda 2030, identificando percorsi di sviluppo pratici verso un’economia oceanica sostenibile, resiliente e inclusiva entro il 2030 e oltre.