Greenwashing e obsolescenza programmata. Le norme UE sulla tutela dei consumatori.
Martedì 19 settembre il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sulla Direttiva relativa alla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde, che mira a rafforzare i diritti dei consumatori proteggendoli da false affermazioni di sostenibilità e aiutarli a fare scelte di acquisto migliori.
La Direttiva volta a responsabilizzare i consumatori per la transizione verde mira a contrastare le pratiche commerciali sleali che impediscono ai consumatori di compiere le scelte giuste optando per prodotti e servizi più verdi o più circolari. Le pratiche che il testo legislativo intende contrastare includono ad esempio il greenwashing, che trae in inganno i consumatori, o le dichiarazioni false su prodotti che durano meno del previsto (obsolescenza precoce).
Un recente studio della Commissione europea ha valutato 150 dichiarazioni ambientali a livello europeo relative a un’ampia gamma di prodotti, rilevando che il 53,3% fornisce informazioni vaghe, fuorvianti o infondate, tanto nella pubblicità quanto sull’etichetta del prodotto stesso e il 40% sono completamente infondate. Inoltre, l’enorme varietà di etichette “verdi” mina la fiducia dei consumatori, poiché le etichette differiscono ampiamente in termini di robustezza e affidabilità, portando a un diffuso scetticismo.
La Direttiva entrerà in vigore una volta ottenuta l’approvazione definitiva del Consiglio e del Parlamento europeo e gli Stati membri avranno 24 mesi per recepire le nuove norme nella loro legislazione.