Cavallucci marini. In Italia popolazioni in calo del 30%.
In Italia le due principali popolazioni di cavallucci marini sono in calo del 30%.
Gli Hippocampus hippocampus e Hippocampus guttulatus sono gravemente minacciati dalle attività antropiche e in particolare dalla pesca intensiva, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Ecological Informatics.
I nostri mari sono molto adatti alla riproduzione degli Hippocampus, tuttavia le attività umane hanno un impatto negativo sui loro habitat e di conseguenza sulla loro presenza, che si è ridotta del 30% negli ultimi vent’anni.
Limitare gli impatti antropici dannosi.
Le principali attività antropiche che minacciano la conservazione dei cavallucci marini sono lo sviluppo costiero commerciale, residenziale e turistico, la cattura accidentale tramite attrezzi da pesca distruttivi come reti a strascico, lo scarico, il dragaggio, le attività portuali, l’esplorazione di petrolio e gas naturale.
La protezione dei cavallucci marini è strettamente legata alla conservazione dei loro diversi habitat, come le praterie di Posidonia oceanica e Zostera marina, le mangrovie, le barriere coralline, gli estuari, le alghe marine e tutti gli organismi che vi vivono.
Perché è importante proteggere i cavallucci marini.
“La protezione dei cavallucci marini ha un effetto a cascata sugli ecosistemi locali e contribuisce a preservare molte altre specie e habitat marini – hanno dichiarato gli autori dello studio – La nostra analisi del gap di conservazione ha evidenziato la necessità di una migliore gestione e pianificazione della conservazione di cavallucci marini del Mediterraneo, in particolare di fronte al cambiamento climatico in corso e all’impatto antropico“.