Green computing: la nuova consapevolezza dell’Informatica verde.
Il Green computing o Informatica verde si pone l’obiettivo di progettare, realizzare e utilizzare computer e strumenti informatici in modo ecologico per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente.
Anche se attualmente gli effetti delle tecnologie digitali sull’ambiente sono meno impattanti rispetto a quelli provocati da altri settori come i trasporti e l’industria, in futuro tali emissioni potrebbero diventare sempre più significative visto che la società odierna fa sempre più affidamento sugli strumenti digitali.
La strategia digitale europea fissa l’obiettivo di realizzare data center climaticamente neutri, ad alta efficienza energetica e sostenibili entro il 2030. Il data center è la struttura fisica che ospita server, storage, gruppi di continuità e tutte le apparecchiature che consentono di governare i processi, le comunicazioni e i servizi che supportano una qualsiasi attività aziendale.
Nel 2018 il consumo energetico dei data center nell’UE è stato di 76,8 TWh, secondo uno studio della Commissione europea. Questo consumo dovrebbe salire a 98,52 TWh entro il 2030, con un aumento del 28%. Sempre nel 2018 i data center edge hanno rappresentato il 2% dell’energia utilizzata dai data center. Questa quota dovrebbe salire al 12% entro il 2025.
Anche se attualmente gli effetti delle tecnologie digitali sull’ambiente sono meno impattanti rispetto a quelli provocati da altri settori come i trasporti e l’industria, in futuro tali emissioni potrebbero diventare sempre più significative visto che la società odierna fa sempre più affidamento sugli strumenti digitali.
L’inquinamento causato dalla potenza di calcolo dei veicoli a guida autonoma.
Secondo un recente studio del Massachusetts Institute of Technology (MIT), pubblicato sulla rivista IEEE Micro i sistemi di guida di un miliardo di veicoli autonomi, ciascuno guidato per un’ora al giorno con un computer che consuma 840 watt, genererebbero una quantità di emissioni pari a quella di tutti i data center attuali del mondo, ovvero l’emissione di una quantità di CO2 pari a quella prodotta in un anno da un paese come l’Argentina.
La diffusione di massa di questa tecnologia potrebbe causare ingenti danni ambientali, poiché più è alto il livello di autonomia, maggiore è la mole di dati necessaria e il fabbisogno di energia per elaborarli.
Esempi di Informatica verde.
Produrre, distribuire, utilizzare e infine smaltire un dispositivo tecnologico causa diversi danni all’ambiente, come ad esempio riscaldamento globale, inquinamento ambientale e depauperamento delle risorse naturali.
Aziende e privati possono utilizzare fonti di energia rinnovabile e adottare soluzioni alternative che riducano il consumo di risorse e il conseguente inquinamento ambientale, come ad esempio:
- scegliere hardware durevoli ed ecocompatibili;
- utilizzare infrastrutture moderne e centralizzate;
- impiegare sistemi di cloud hosting;
- incoraggiare il lavoro da remoto piuttosto che in presenza, in modo da evitare spostamenti inquinanti;
- non utilizzare supporti cartacei come stampanti e toner;
- provvedere al corretto smaltimento degli hardware elettronici.