Green economy: più innovazione e competitività per le imprese.
La green economy favorisce misure economiche, tecnologiche e legislative rivolte alla riduzione dell’impatto ambientale in favore di uno sviluppo sostenibile basato sull’utilizzo di energie rinnovabili, efficientamento energetico, riciclo dei rifiuti e riduzione degli sprechi.
Quali sono gli obiettivi della green economy?
Attraverso la riduzione del consumo di energia, di rifiuti e di risorse naturali è possibile contrastare l’inquinamento e i danni ambientali prodotti dall’intero ciclo di trasformazione delle materie prime, favorendo l’efficienza e la sufficienza delle risorse stesse.
Negli ultimi cinque anni oltre 531 mila aziende hanno deciso di investire in prodotti e tecnologie verdi, secondo i dati dell’ultimo Rapporto GreenItaly realizzato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere. I dati raccolti dimostrano che la sostenibilità non solo è fondamentale per affrontare la crisi climatica, ma si rivela importantissima per le imprese, poiché permette di ridurre i profili di rischio, stimolare l’innovazione e l’imprenditorialità, rendere più competitive le filiere produttive.
Tutte le realtà aziendali possono iniziare a intraprendere questo improcrastinabile processo di transizione verso un modello di economia green a piccoli passi, cominciando a creare un ambiente sano per i propri dipendenti, promuovendo l’uso di buone pratiche, fino ad arrivare all’impiego di tecnologie basate sull’utilizzo di energia pulita e rinnovabile.
Sostenibilità ambientale e sociale ed economia circolare sono temi ormai consolidati e strutturati nelle strategie di diversi settori produttivi italiani, che ripagano le imprese eco-investitrici con un maggior dinamismo sui mercati esteri rispetto a quelle che non investono (il 35% delle prime prevede un aumento nelle esportazioni nel 2022 contro un più ridotto 26% di quelle che non hanno investito), un aumento di fatturato (49% contro 39%) e di assunzioni (23% contro 16%).
I contratti relativi ai green jobs attivati nel 2021 rappresentano il 34,5% dei nuovi contratti previsti nell’anno. Inoltre l’occupazione nell’ambito dei cosiddetti lavori verdi prevede una domanda di green jobs predominante in aree aziendali ad alto valore aggiunto, in quanto le figure professionali ricercate dalle aziende sono più qualificate ed esperte in termini relativi rispetto alle altre figure.
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