Lo stato dei mari italiani: Posidonia oceanica sotto stress, aumentano coralli e specie aliene.
Il 25 settembre 2023 sono stati presentati i risultati delle attività di monitoraggio dell’ambiente marino condotte in tutti i mari italiani, ai sensi della Direttiva quadro sulla Strategia Marina, dal Sistema nazionale per la protezione ambientale – SNPA, costituito da ISPRA e dalle ARPA.
Nei fondali di 8 regioni italiane sono state censite formazioni coralligene di Eunicella, Pentapora e Paramuricea e in 9 regioni sono presenti “letti a rodoliti”, piccole alghe calcaree simili nella forma ai popcorn.
Il monitoraggio delle praterie di Posidonia oceanica al largo delle coste italiane ha evidenziato segnali di disturbo: il 25% dei siti monitorati presenta una bassa densità di fasci al metro quadrato. Tuttavia, nelle circa 100 aree indagate, ciascuna della grandezza di 3 chilometri quadrati, la densità è di tipo “normale” nel 63% dei casi ed “eccezionale” nell’11%.
Si osserva una riduzione significativa pari a quasi la metà dei rifiuti spiaggiati, ovvero i rifiuti presenti sugli arenili ogni 100 metri: dai 460 del 2015 sono 273 nel 2021.Tuttavia, l’Europa pone come target non oltre 20 rifiuti ogni 100 metri per un buono stato ambientale. Quanto ai rifiuti in acqua, nel periodo 2018-2022 si registra una densità costiera media di 105 oggetti per chilometro quadrato e una densità media in alto mare di 3 oggetti. Più dell’80% degli oggetti monitorati è composto da polimeri artificiali, di cui circa il 20% sono plastica monouso.
Il granchio blu è uno degli ultimi casi di specie aliena monitorato nei nostri mari, tra le 289 specie non indigene già segnalate in letteratura. Le attività di monitoraggio condotte dalle Arpa soprattutto nelle aree portuali, dove è maggiore il rischio di introduzione, hanno rilevato 78 specie, tra cui 25 anellidi, 18 crostacei e 11 molluschi.
Le misure prese negli ultimi 40 anni, come la diminuzione del fosforo nei detergenti, i migliori impianti di depurazione e fognari, la riduzione nell’uso dei fertilizzanti hanno portato ad una significativa riduzione del fenomeno dell’eutrofizzazione in mare. Si tratta di quel processo che innesca fenomeni di fioriture di alghe e riduzione di ossigeno per un eccesso di nutrienti, come composti di azoto e fosforo, che arrivano da terra.
Fonte sito web SNPA