Nuovo regolamento UE per il riutilizzo degli imballaggi e la riduzione dei rifiuti.
Nei giorni scorsi la Commissione ambiente del Parlamento europeo ha approvato con 56 voti a favore, 23 contrari e 5 astensioni una proposta di Regolamento imballaggi, che stabilisce prescrizioni per l’intero ciclo di vita degli imballaggi per quanto riguarda la sostenibilità ambientale e l’etichettatura, nonché la responsabilità estesa del produttore e la raccolta, il trattamento e il riciclaggio dei rifiuti di imballaggio.
Gli imballaggi sono necessari per proteggere e trasportare merci, tuttavia rappresentano una delle principali preoccupazioni ambientali. L’Ue è passata da 66 milioni di tonnellate di rifiuti provenienti da imballaggio nel 2009 a circa 84 milioni di tonnellate nel 2021. Per tali motivi l’Unione europea ha intenzione di incoraggiare il riutilizzo e la ricarica, garantendo che entro il 2030 tutti gli imballaggi siano riutilizzabili o riciclabili in modo economicamente sostenibile.
Il Regolamento, che a novembre passerà alla votazione da parte dell’Assemblea plenaria per poi iniziare i negoziati finali con il Consiglio Ue, prevede obiettivi di riduzione dei rifiuti e misure volte a migliorare la riciclabilità e ridurre al minimo la complessità degli imballaggi, aumentare i contenuti riciclati, eliminare gradualmente le sostanze pericolose e nocive (PFAS) e promuovere il riutilizzo, senza compromettere la sicurezza e l’igiene alimentari e le norme igieniche.
“Restiamo fermamente convinti della irricevibilità della proposta di regolamento sugli imballaggi voluta dall’UE – ha dichiarato il Viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava sul voto della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) del 24 ottobre scorso al Parlamento europeo – L’Italia è fortemente impegnata nel settore dell’economia circolare ed ha un modello di gestione dei rifiuti da imballaggio che rappresenta un’eccellenza a livello UE. Il PNRR prevede, inoltre, investimenti per 2,1 miliardi di euro per migliorare ulteriormente la capacità di gestione e l’ammodernamento dell’impiantistica per il riciclo. Sì, pertanto, ad un approccio ambizioso, ma evitare impostazioni arbitrarie che rischiano di minare un settore importante e virtuoso dell’economia italiana”.