Riscaldamento globale. Il futuro incerto delle megattere.
Il riscaldamento degli oceani e altre attività di origine antropica stanno allontanando le megattere dai loro tradizionali territori di riproduzione in tutto il mondo, nei quali la temperatura della superficie del mare è compresa tra 21 e 28 gradi Celsius, secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Marine Science.
La megattera, chiamata anche balena gobba per via della forma tozza del corpo e della gobba presente sul dorso vicino alle pinne dorsali, è un grande mammifero che ogni estate migra per potersi nutrire verso le acque fredde dell’Alaska, dell’Antartide, dell’Islanda, della Norvegia e della costa orientale del Canada e degli Stati Uniti, mentre in inverno torna nelle acque tropicali per riprodursi.
Secondo i risultati della ricerca, in uno scenario in cui le emissioni di combustibili fossili continuassero a crescere al ritmo attuale, ma fossero comunque accompagnate da limitati sforzi per ridurre il riscaldamento degli oceani, il 36% delle aree di riproduzione delle megattere dell’emisfero settentrionale e il 38% di quelle dell’emisfero meridionale sperimenterebbero temperature pari o superiori al limite di 28 gradi Celsius entro la fine del secolo. Mentre in uno scenario in cui le emissioni di combustibili fossili continuassero a crescere a ritmo sostenuto, senza alcun tipo di intervento per tentare di contenere o ridurre il riscaldamento globale, tali cifre salirebbero al 64% nell’emisfero settentrionale e al 69% nell’emisfero meridionale.
“Ci aspettavamo di vedere colpiti alcuni dei terreni di riproduzione – ha dichiarato Hannah von Hammerstein, una delle ricercatrici che ha contribuito alla realizzazione dello studio – ma quando abbiamo guardato le nostre proiezioni e abbiamo visto un terreno di riproduzione dopo l’altro diventare rosso, è stato piuttosto sbalorditivo”.