Scoperte oltre 100 nuove specie marine nelle acque cilene.
Una spedizione scientifica dello Schmidt Ocean Institute, condotta da un team internazionale guidato dal professor Javier Sellanes, della Universidad Católica del Norte (Cile), ha esplorato le dorsali di Nazca e Salas y Gómez al largo delle coste del Cile, per raccogliere dati utili alla creazione di un’area marina protetta.
Grazie alla telecamera di un robot sottomarino, che ha raggiunto una profondità di 4.500 metri, gli studiosi hanno potuto scoprire diverse montagne marine ed ecosistemi mai osservati prima, molti dei quali potrebbero essere completamente nuovi. Per capire se si tratta di nuove specie di coralli, spugne, aragoste e ricci di mare saranno necessarie nuove spedizioni e studi anche genetici.
Le creste Salas y Gómez e Nazca sono due catene di oltre 200 montagne sottomarine che si estendono per un totale di 2.900 chilometri fra il Cile e l’Isola di Pasqua. Gli ecosistemi in questa regione sono isolati dal continente sudamericano dalla Fossa di Atacama e dal Sistema Corrente di Humboldt. Questo isolamento ha prodotto una biodiversità unica, caratterizzata da uno dei più alti livelli di endemismo marino conosciuti sulla Terra.
Queste aree forniscono anche habitat importanti per balenottere azzurre, tartarughe liuto, coralli e una moltitudine di altre specie ecologicamente importanti, comprese 93 specie minacciate o in via di estinzione. Tuttavia, secondo uno studio pubblicato sulla rivista ResearchGate, queste aree non risultano ancora protette e sono minacciate da una serie di fattori di stress, tra cui il cambiamento climatico, la pesca eccessiva, l’inquinamento da plastica e il potenziale inquinamento prodotto dall’estrazione mineraria in acque profonde.